Alla luce delle moderne ricerche scientifiche si può affermare che l’attività fisica assume un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute psico-fisica. Nonostante da tempo ne siano noti i benefici, i meccanismi molecolari che sono alla base sono solo di recentissima scoperta. In questi ultimi anni è stato infatti evidenziato che l’apparato muscolo-scheletrico è direttamente responsabile degli effetti benefici indotti sull’organismo da una attività fisica costante, in quanto nel corso dell’esercizio produce e rilascia determinate molecole segnale: le miochine.
La visione dell’apparato muscolo-scheletrico non solo come “motore bio-meccanico”, ma come vero e proprio agente attivo nella produzione di molecole segnale, ha fornito quindi le basi per la comprensione di come esso comunichi con gli altri organi, influenzandone l’attività sia direttamente sia indirettamente.
Svolgere un regolare esercizio fisico, ad esempio, genera una risposta anti-infiammatoria che si esplicita attraverso la produzione di una citochina importante come l‘IL-6. Quest’ultima molecola agisce su diversi tessuti e allo stesso tempo stimola la produzione di altre molecole, tra cui l’IL-10, inibendo la citochina pro-infiammatoria TNF-α. In questo modo l’apparato muscolo-scheletrico, attraverso la semplice contrazione muscolare, produce e rilascia miochine che mediano gli effetti benefici dell’esercizio fisico e giocano un ruolo fondamentale nel benessere dell’individuo, contrastando lo stato di infiammazione cronica presente in molte condizione cliniche e sub-cliniche.
Fondamentale ricordare che l’esercizio fisico ha una notevole risonanza anche sulla regolazione ormonale; a ciascuna tipologia di esercizio svolto corrispondono infatti diverse combinazioni di secrezioni di ormoni e neuro-ormoni. Ne consegue che l’orario, la tipologia, l’intensità e la durata dell’esercizio non possono essere prescritte “a scatola chiusa”, bensì vanno calibrate al meglio, in funzione delle necessità del singolo individuo.
In risposta all’esercizio fisico aumenta anche la sintesi di oppioidi endogeni, come le β-endorfine. Sebbene tale incremento sia soggettivo, mediamente le concentrazioni plasmatiche di questi ormoni aumentano del 500% sia nei maschi sia nelle femmine.
Ciò spiega perfettamente quell’innegabile sensazione di euforia e di benessere che insorge dopo aver praticato un po’ di attività fisica. Riduzione di ansia, stress e controllo dell’appetito sono ulteriori proprietà benefiche delle endorfine, le quali inducono un notevole effetto analgesico implicato nella ridotta percezione del dolore.