Cos’è
Adattamenti dal protocollo originale di M. Linehan
La Terapia Dialettico Comportamentale è stata messa a punto per il trattamento di persone con importanti problemi di impulsività, caos interpersonale e confusione rispetto alla propria identità, ma si è rivelata molto efficace (in diversi formati adattabili alle differenti esigenze) anche nel trattamento
- dei Disturbi del Comportamento Alimentare
- delle Dipendenze da Sostanze
- delle Nuove dipendenze (gioco d’azzardo patologico, dipendenza da internet, dipendenze nel contesto del comportamento sessuale…)
- del Disturbo da Stress Post-Traumatico
- e in tutte le circostanze in cui, condizioni di stress prolungato si associno a difficoltà di regolazione della propria affettività, del proprio comportamento e delle relazioni interpersonali…
Secondo la TDC questo tipo di sofferenza dipende da una disfunzione del sistema di regolazione emozionale che a sua volta trova le sue possibili cause:
- da una parte in una sorta di “predisposizione biologica”, ovvero in un sistema nervoso particolarmente sensibile all’esperienza emotiva (vulnerabilità emotiva)
- dall’altra nella presenza nella storia di vita della persona di un ambiente invalidante (critico e giudicante), incapace cioè di considerare valida e di riconoscere la stessa esperienza emotiva che tanto attiva la persona.
In tal modo la persona si abitua presto a non considerar valida e, prima ancora, a non riconoscere la propria esperienza interna (pensieri, emozioni, impulsi). La tendenza all’auto-invalidazione (auto-giudizi svalutanti) e la mancanza di consapevolezzasono tra gli ostacoli maggiori alla possibilità di sviluppare una buona capacità di mastery (padronanza) dei propri stati interni.
La DISREGOLAZIONE EMOTIVA consiste, dunque, nell’incapacità, di fronte all’attivazione di una forte emozione, di fare le operazioni necessarie per ridurne l’intensità (senza passare all’estremo opposto: l’ottundimento o inibizione emotiva – non sentire più niente) e ritornare al tono emotivo di base o ottimale.
La capacità di regolare il proprio livello di attivazione emotiva rende possibile il nostro innato accesso alla saggezza: consenta cioè di attivare quella che questo tipo di approccio terapeutico definisce Mente Saggia , caratterizzata dalla capacità di mantenersi lucidi, intuitivi ed in equilibrio tra Mente Razionale e Mente Emotiva.
- Comunemente, le persone con problemi di Disregolazione Emotiva riferiscono di sentirsi continuamente nello stato di Mente Emotiva, costantemente sotto il controllo delle loro emozioni: questo li conduce ad agire in modo impulsivo e poco strategico, generando un senso di inefficacia personale e sofferenze aggiuntive.
- Ma non risulta necessariamente migliore la situazione di chi riferisce di sentirsi, in alternativa, nel dominio della mente razionale: lo stato in cui logica e ragione controllano i pensieri e i comportamenti, non consente infatti creatività, calore ed empatia e ci espone alla rigidità, all’ossessività ed alla solitudine.
La TDC si pone come obiettivo generale l’apprendimento di quelle abilità che permettono più facilmente di accedere alla Mente Saggia, considerata in sintesi come una condizione di bilanciamento dialettico tra i due opposti stati della mente (emotiva e razionale), a cui si aggiunge una forma di conoscenza intuitiva.
Il concetto di bilanciamento dialettico permea tutti gli interventi e gli obiettivi della Terapia Dialettico-comportamentale che
- se da una parte promuove, favorisce e talvolta spinge (pushing) per il cambiamento, attraverso interventi per lo sviluppo o l’acquisizione di nuove abilità e competenze come quelle di problem solving
- dall’altro, mitiga e rende più accettabile tale tensione alla auto-modificazione attraverso importanti esperienze di accettazione di sé, favorite dai costanti interventi di VALIDAZIONE da parte del terapeuta (interventi volti a riconoscere e prendere atto di come le reazioni emotive, cognitive e comportamentali disregolate abbiano un significato comprensibile, se contestualizzate all’interno della sua storia di vita)
Riprendendo le parole di Swenson la validazione “è ciò che ci consente di andare all’Inferno con i nostri pazienti per poi tornare indietro e lavorare insieme” verso il cambiamento.
La dialettica, considerata anche come specifica modalità di dialogo tra terapeuta e persona, costituisce dunque lo strumento fondamentale per gestire gli inevitabili conflitti e per superare i momenti di impasse.
La TCD comprende diverse modalità di realizzazione: Psicoterapia individuale, gruppi psicoeducativi per l’acquisizione di abilità (Skills Training) per pazienti e per i loro familiari.
Per un approfondimento sulla Psicoterapia Dialettico Comportamentale Individuale si rimanda alla sezione relativa al Disturbo Borderline di Personalità : tale tipo di intervento (in abbinamento all’intervento in gruppo) si rende necessario nei casi di importante disregolazione (emotiva, comportamentale e cognitiva) e in presenza di gravi comportamenti autolesivi.