Obiettivi del gdp
- Metter parola al non-detto e mettere a disposizione del bambino un luogo, una casa dove si può parlare della separazione senza litigare.
- Dar voce ai desideri del bambino e reperire con l’aiuto del gruppo le strategie possibili per la ‘sopravvivenza’, per contribuire al cambiamento relazionale della vita familiare sotto due tetti.
- Per supportare la transizione del divorzio
- Storicizzare la separazione
Il gruppo diventa un’entità nuova che come tale offre sicurezza al bambino, lo protegge. Offre un tempo e uno spazio specifico per i bambini, finalizzati allo scambio e alla discussione tra pari, arrivando a creare una rete di supporto tra soggetti che stanno vivendo la stessa esperienza.
L’età dei bambini è dai 6 ai 12 anni
Invita a interrogarsi, a dare senso, non a cambiare le cose, aiutare a pensare che ci sono tante situazione uguali alla mia, ma con altre soluzioni. Invita a depositare in un contenitore (il gruppo) tutte le domande e i dubbi che il bambino ha, così la testa si libera e si alleggerisce.
- Angolo merenda
- Tavolo con sedie, con foglie e matite/pennarelli
- Angolo cuscini, per parlare in modo rilassato e comodo
- La confidenzialità. Nulla di quello che verrà detto nella stanza verrà riferito ai genitori o al giudice.
- Il rispetto
- L’ascolto
È colui che fa domande, è un attivatore di parola, si deve pensare dentro e fuori dal gruppo, è una cerniera. Non dà mai risposte, ma rimanda sempre al gruppo, che diventa la vera risorsa.
Sono 4 incontri ogni settimana per due ore, al quarto incontro sono invitati tutti i genitori dalla seconda ora, al terzo incontro si manda una lettera ai genitori per invitarli a partecipare.
All’inizio si fa un incontro con i genitori, si deve fare con loro un lavoro di alleanza. Alla fine di tutto si fa un colloquio con la coppia di genitori.
La scelta degli STRUMENTI varia a seconda dell’età dei partecipanti;
- Le emoticone, sono delle immagini di cagnolini che esprimono un sentimento facilmente riconoscibile nella loro espressione. Serve a mettere un nome alla moltitudine di emozioni.
- Il cartellone delle due case, serve per capire quanto i bambini sono riusciti a far chiarezza sulla loro situazione, serve per storicizzare l’evento, lo scopo è di ricostruire il passato e prefigurare il futuro, dare temporalità ai fatti.
- Scrittura e decorazione della lettera indirizzata ai genitori
- la scatola dei segreti, per depositare in un luogo sicuro le proprie domande e angosce.
- …
Il primo incontro si struttura seguendo questo schema:
- Accoglienza, presentazione, perché siamo qui, elenco delle regole di comportamento e confidenzialità
- Spiegazione del percorso
- Emoticone: come ti senti oggi/ora
- Storicizzazione. Cos’è la separazione? Cosa c’è prima della separazione? Dove siete voi ora?
- Come mi sono sentito quando i miei genitori mi hanno detto della separazione
- MERENDA 10-15 min per rilassarsi
- Collage sul conflitto, al tavolo
- Lettura di un racconto che riguardi la separazione
- Saluto al gruppo
- Il secondo segue lo schema del primo: si riprendono e rielaborano argomenti usciti durante il primo incontro.
- Durante il terzo incontro si introduce il lavoro della lettera e si prefigura la presenza dei genitori.
- Iniziano a scrivere la lettera dove ognuno liberamente dice quello che pensa ai suoi genitori.
- Il quarto e ultimo incontro è quello più delicato perché nella seconda ora partecipano anche i genitori e gli viene letta la lettera, scritta dai loro figli.