
La Valutazione Psico-Diagnostica (o Assessment) si svolge in genere nell’arco di 4/5colloqui ed ha l’obiettivo di identificare e definire con precisione il disagio lamentato dalla persona e la struttura di personalità sottostante.
Oltre all’inquadramento del disagio, la valutazione prevede la raccolta anamnestica (la storia del disturbo e brevi cenni della storia di vita) e, talvolta, la somministrazione di alcuni test psicologici standardizzati, che eventualmente possono essere riproposti alla fine del percorso terapeutico per osservarne le differenze rispetto all’inizio.
Gli obiettivi della Valutazione Psico-Diagnostica sono così sintetizzabili:
- permettere l’inquadramento e la comprensione del disagio
- evidenziare gli aspetti più salienti e dolorosi del problema, su cui eventualmente verterà il successivo lavoro terapeutico
- comprendere i meccanismi e i processi che sottendono il disagio
- raccogliere informazioni sull’ambiente in cui la persona vive e sulle principali figure di riferimento (genitori, partner…)
- identificare i fattori interni (personali), esterni (relativi all’ambiente in cui la persona vive) e relazionali che hanno contribuito a determinare e mantenere il disagio attuale
- osservare le caratteristiche modalità (verbali e non verbali) con cui il paziente si relaziona
- inquadrare le modalità tipiche di “funzionamento” della persona e le sue caratteristiche di personalità
- identificare le risorse e le potenzialità della persona
- definire gli obiettivi e le finalità del trattamento
In sintesi, gli strumenti principali usati per la Valutazione Psico-Diagnostica sono: i colloqui con il paziente, l’indagine anamnestica, i test psicologici, l’osservazione del comportamento della persona.
Al termine della valutazione, il clinico sintetizza ed elabora in modo armonico i dati raccolti con i vari strumenti e li espone al paziente, con il quale compie un’indispensabile operazione di confronto, integrazione ed rilettura di quanto emerso fino ad allora.
Sulla base delle informazioni raccolte e delle indicazioni terapeutiche, il paziente può scegliere se intraprendere una terapia ed eventualmente concordarne obiettivi e modalità con il clinico. La Valutazione Psico-Diagnostica assume però importanza e riveste un’indubbia utilità anche come processo a sé stante, slegata dal successivo percorso psicologico. Anche nel caso in cui una persona non desiderasse iniziare una terapia, infatti, può comunque certamente beneficiare di un primo incremento nel livello di consapevolezza ottenuto dalle sedute di valutazione che può rappresentare, di per sé, un forte impulso al cambiamento.