Cos’è
L’ansia si manifesta spesso nella nostra vita ed è un aspetto inscindibile dalla natura umana. Ognuno di noi prova ansia in condizioni e situazioni diverse sia spiacevoli (paura) che piacevoli (gioia). Entro certi limiti l’ansia permette di migliorare le proprie prestazioni, consentendo di utilizzare al meglio le risorse disponibili. L’ansia costituisce una reazione di difesa dell’organismo (correlata con l’istinto di conservazione), volta ad anticipare la percezione del pericolo prima che questo sia identificato. È accompagnata da un aumento della vigilanza e dall’attivazione di tutta una serie di meccanismi fisiologici (fra i quali l’aumento della frequenza cardiaca, del respiro e del tono della muscolatura), che predispongono l’organismo alla difesa o all’attacco. L’ansia è dunque un “sistema di allarme rapido” fisiologico e naturale. L’ansia rappresenta quindi una condizione naturale, di generale attivazione di risorse fisiche e mentali del soggetto, utile all’adattamento.
In alcune situazioni particolari l’ansia si manifesta sotto forma di sintomi che si discostano dalla normalità per intensità e frequenza (attacco di panico): dispnea, palpitazioni cardiache, dolori al torace, sensazione di affogare o di essere soffocato, sbandamenti, vertigini o sensazione di non stare bene in piedi, sentimenti di irrealtà, parestesie (formicolii alle mani e ai piedi), improvvise sensazioni di caldo e di freddo, sudorazione, sensazione di svenimento, tremori fini o a grandi scosse, paura di morire, di impazzire, o di fare qualcosa di incontrollato durante l’attacco. In questi casi, l’ansia, anziché favorire l’adattamento di una persona all’ambiente, lo può peggiorare.
- Disturbo d’ansia generalizzato
- Disturbo d’ansia con attacchi di panico
- Fobie
- COUNSELING E TERAPIA INDIVIDUALE
- TERAPIA DI GRUPPO (percorsi strutturati, a breve termine secondo il protocollo di G. Andrews)
- Psicoeducazione: consiste nel fornire delle nozioni accreditate scientificamente, allo scopo di correggere le false credenze del paziente circa il suo disturbo, attraverso “lezioni” teorico – pratiche e l’uso di un manuale per pazienti
- Tecniche Comportamentali: vengono insegnate alcune tecniche di “autocontrollo” e “autoconoscenza” mirate, non tanto all’eliminazione dell’ansia, quanto a fornire al paziente gli strumenti per gestirla
- Training di rilassamento: viene utilizzata una procedura a partenza fisica, il cui scopo è quello di imparare a riconoscere la tensione e come rilassarsi, per contenere le sensazioni di ansia
- Training di respirazione lenta: si tratta di acquisire una procedura di respirazione diaframmatica più funzionale allo stato di quiete, per ridurre la tendenza ad iperventilare (respirare troppo – è la “causa” fisiologica dei sintomi di panico)
- Tecniche di esposizione in vivo graduale alle situazioni temute, finalizzate ad aumentare la propria percezione di libertà, riducendo al contempo il senso di pericolosità associato ad alcuni stimoli normalmente ritenti neutri (supermercato, metropolitana…)
- Tecniche Cognitive: le reazioni emotive dipendono dal tipo di pensiero o rappresentazione che sta attraversando la nostra mente quando ci troviamo di fronte ad eventi esterni o interni (sensazioni). Tali pensieri vengono definiti automatici perché attraversano la mente così velocemente da non risultare consapevoli per il soggetto. Il trattamento cognitivo è volto all’identificazione ed alla possibilità di aprirsi ad altre “letture” degli stessi eventi, possibilmente meno catastrofiche e più funzionali al nostro benessere e alla nostra stabilità