Cos’è
Tutti noi abbiamo provato l’esperienza di un periodo in cui tutto sembra andare storto e ci siamo sentiti giù di morale, tristi, più nervosi del solito. Ma siamo dunque tutti depressi e bisognosi di cure specialistiche? Non necessariamente! Si può trattare di cali d’umore transitori, che spesso si risolvono spontaneamente.
Affinché si possa parlare di Disturbo Depressivo è necessario che sia presente una deflessione dell’umore e/o perdita di piacere prolungate, che compromettono significativamente la vita della persona nelle sue diverse dimensioni (personale, sociale, lavorativa, relazionale). Tali sintomi rappresentano un cambiamento significativo rispetto ad una precedente modalità di funzionamento dell’individuo.
Quando soffriamo di Depressione, la tristezza diffusa tende a spegnere le dimensioni più vitali dell’esistenza.
La persona fatica a pensare, a concentrarsi e a prendere decisioni, rimanendo per molto tempo intrappolata in un continuo rimuginare sui propri errori e su eventi negativi. Ci si sente “vuoti” e incapaci non solo di gioire, ma anche di provare qualsiasi emozione o sentimento, ad eccezione di colpa, vergogna e autosvalutazione.
L’individuo ha una visione negativa e priva di speranza:
- di sé, che vede come inadeguato, sbagliato, inutile
- dell’ambiente circostante, che interpreta come scenario di sconfitte, privazioni e denigrazioni
- del futuro, che considera colmo di difficoltà, sconfitte e fallimenti.
La sofferenza si può esprimere con differenti modalità e a più livelli. Il disturbo depressivo si può manifestare inoltre attraverso l’abuso di sostanze, disturbi psicosomatici, disturbi d’ansia, disturbi della condotta alimentare (anoressia o bulimia nervose) e della sfera sessuale (calo della libido).
Non è come uno stato d’animo triste passeggero
Non è un segno di debolezza o di pigrizia
Non è una condizione che può essere superata solo desiderandolo o volendolo
Le persone con una malattia depressiva non possono semplicemente “tirarsi su da soli” e stare meglio
La costatazione che spesso le persone con diagnosi di Disturbo Depressivo non ricevono il massimo beneficio dai trattamenti di psicoterapia attualmente disponibili, ha determinato che la nostra équipe si orientasse verso una psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, già utilizzata con successo da noi in contesti clinici pubblici e privati e la cui validità è riconosciuta dalle linee guida internazionali. Tale trattamento è volto ad interrompere il circolo vizioso che alimenta e mantiene il disturbo depressivo: l’umore depresso favorisce pensieri negativi ed entrambi sviluppano comportamenti disfunzionali. Di conseguenza la riattivazione comportamentale e la modificazione dei pensieri negativi ristabiliscono un equilibrio nel tono dell’umore.
La nostra èquipe ha scelto la modalità di gruppo che risulta essere molto più efficace rispetto a quella individuale perché favorisce il continuo confronto con gli altri partecipanti normalizzando la propria esperienza e diminuendo il senso di isolamento. Inoltre la modalità di gruppo consente di osservarsi ed essere consapevoli del proprio modo di relazionarsi con gli altri e dei propri processi di pensiero in un contesto più complesso rispetto alla semplice interazione col terapeuta.
Il programma prevede un colloquio di valutazione, in seguito al quale la persona viene inserita nel percorso di gruppo composto da 2 incontri psicoeducativi e 12 sedute di psicoterapia settimanali di circa due ore e mezza.
Obiettivo fondamentale del programma è che i partecipanti, mediante i nuovi strumenti più funzionali appresi durante la terapia, riescano a interrompere il circolo vizioso dei processi di pensiero negativi su se stessi e sugli altri. Di conseguenza ognuno svilupperà nuove strategie di gestione delle difficoltà e potrà tornare a svolgere le consuete attività quotidiane con interesse e piacevolezza.
Il trattamento integrato che comprende:
- Iniziale valutazione psico-diagnostica individuale
- Tre incontri di psicoeducazione in formato di gruppo
- Tre moduli di trattamento, in formato di gruppo, che prevedono la riattivazione comportamentale e la individuazione e ristrutturaione dei pensieri disfunzionali
- Finale rivalutazione psicologica individuale
- Eventuale sostegno psicologico individuale per aspetti specifici
- Gruppi MBCT per la prevenzione delle ricadute